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Musorgskij
Musorgskij, Modest Petrovic
Musorgskij, Modest Petrovic (Karevo, Pskov 1839 - San Pietroburgo 1881), compositore russo. Musorgskij
compì gli studi dapprima privatamente e quindi presso l'accademia militare di San
Pietroburgo. Nel 1858 abbandonò la carriera militare per dedicarsi alla musica e, appena diciottenne,
conobbe Aleksandr Sergeevic Dargomyžškij, grazie al quale entrò a far parte del circolo dei
compositori nazionalisti oggi noto come il Gruppo dei Cinque (formato inoltre da Balakirev, Borodin,
Cui e Rimskij-Korsakov).
Musicalmente fu un autodidatta, se si escludono gli studi compiuti con Milij Balakirev e Nikolaij Rimskij-Korsakov.
Le sue armonie audaci, basate sulle scale della musica popolare russa, ebbero una
forte influenza anche su compositori di altre nazioni. I suoi canti, tra i più belli dell'Ottocento,
riflettono il desiderio di riprodurre i ritmi e le cadenze della lingua russa, come pure il suo capolavoro,
l'opera Boris Godunov, tratta da un dramma di Aleksandr Puškin. Completato nel 1868 e allestito
per la prima volta (dopo notevoli modifiche) nel 1874, Boris Godunov è un lavoro monumentale,
insolito per l'uso musicale e drammatico del coro, ma anche potente nell'evocazione dell'anima e del
popolo russo. Nel 1896 l'opera venne riorchestrata e in alcuni punti riarmonizzata da Rimskij-Korsakov,
ed è questa la versione più nota; Rimskij-Korsakov eliminò tuttavia molti degli aspetti armonici e timbrici
che oggi sono considerati i tratti più interessanti e caratteristici dell'opera. Tra le
altre composizioni di Musorgskij si ricordano la suite per pianoforte Quadri di un'esposizione
(1874, orchestrata nel 1922 da Maurice Ravel); il poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo (1867)
e le opere incompiute Khovanšcina, completata da Rimskij-Korsakov, e La fiera di Sorocinsk,
completata da Cui.
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1839-1881
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Sisley
- 1839-1899
- Parigi
Sisley, Alfred (Parigi 1839 - Moret-sur-Loing 1899), pittore francese, originale interprete del movimento
impressionista.
Nato da genitori britannici, abbandonò gli studi commerciali per dedicarsi alla pittura e al disegno.
Frequentò l’atelier del pittore svizzero Charles Gabriel Gleyre, dove conobbe Claude Monet, Pierre-Auguste
Renoir e Camille Pissarro, con i quali sperimentò la pittura all’aria aperta (en plein air).
Nelle sue opere degli anni Sessanta si riconosce l’influsso della pittura di paesaggio di Camille Corot
e
degli artisti della scuola di Barbizon, ma anche la meditazione sullo stile di Gustave Courbet e sulla
tradizione pittorica inglese (soprattutto John COnstable). I suoi dipinti furono ospitati al Salon una
prima volta nel 1866 e quindi nei due anni seguenti, prima che il pittore si rifugiasse a Londra (1870)
durante la guerra franco-prussiana.
Con la partecipazione alla prima esposizione indipendente degli impressionisti (1874) lo stile di Sisley,
ormai voce riconosciuta del movimento, iniziò ad abbandonare il cromatismo armonico e i toni
pallidi della prima produzione a vantaggio di una pennellata più vibrante, tesa a rendere gli effetti
atmosferici, i giochi di luce, i riflessi madreperlacei della neve o dell’acqua, i colori cangianti
del cielo, le
sfumature impercettibili della nebbia.
Sisley trascorse gli ultimi anni della sua vita a Moret-sur-Loing, in solitudine, rifiutandosi tra l’altro
di partecipare all’ultima esposizione impressionista, nel 1886. Nella sua tavolozza i grigi, i blu e
i verdi
pallidi lasciarono infine spazio a inediti arancioni e viola intensi, stesi sulla tela in pennellate
pesanti (La chiesa di Moret, 1893, Musée des Beaux-Arts, Rouen).
Tra le sue tele più significative sono da ricordare La Senna a Bourgival (1872 ca., Yale University
Gallery of Art, New Haven), Neve a Louveciennes (1874, Phillips Collection, Washington),
Inondazione a Port-Marley (1876, Musée d'Orsay, Parigi), Rue de Moret (1888, Art Institute
of Chicago).
Poco considerata quando l'artista era in vita, l’opera di Sisley è stata recentemente rivalutata.
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Cézanne
Cézanne, Paul (Aix-en-Provence 1839-1906), pittore francese. Da molti considerato tra i padri dell'arte
contemporanea, nei suoi dipinti propose una sintesi ideale di naturalismo, espressione
personale e ordine pittorico astratto. Esercitò un’influenza profonda su importanti personalità artistiche
del XX secolo, quali ad esempio Henri Matisse, che ne ammirava soprattutto l'uso del colore, e
Pablo Picasso che, partendo dalla sua struttura compositiva, elaborò lo stile cubista. Fu tuttavia quasi
ignorato dai contemporanei e visse isolato: aveva pochi amici, diffidava dei critici e, fino al 1895,
espose solo occasionalmente.
Raggiunto l'amico d'infanzia Emile Zola a Parigi, Cézanne studiò arte all'Académie Suisse. Nella capitale
francese assistette al declino dell'eclettismo romantico e alla nascita di un realismo
rivoluzionario di cui erano principali interpreti il giovane Gustave Courbet e Edouard Manet. Rimase
inoltre affascinato dall'opera di Eugène Delacroix, al crocevia delle due concezioni, mentre al
Louvre studiò attentamente i dipinti di Velázquez e di Caravaggio.
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CÉZANNE E GLI IMPRESSIONISTI
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Le opere giovanili di Cézanne, spesso ancora impacciate nello stile, sono tuttavia già connotate da
una notevole forza espressiva: prevalgono le tonalità scure, applicate a soggetti emotivamente
coinvolgenti, secondo lo spirito del romanticismo. Ma il percorso di maturazione poetica virò presto
verso un maggiore rigore rappresentativo, che rifuggisse da ogni idealizzazione o affettazione
stilistica, analogamente a quanto stava avvenendo sul piano della scrittura artistica per Zola, con
l’elaborazione dell’estetica naturalista. Ciò mai a discapito dell’istanza creativa, come attesta la
natura
morta intitolata La pendola nera (1869-70, collezione privata, Stati Uniti) in cui l’assenza
delle lancette nel quadrante blocca la scena in una staticità atemporale, accrescendo l’impressione
di
pesantezza fisica degli oggetti descritti.
L'influenza più significativa sulle opere della prima maturità dell'artista si deve a Camille Pissarro,
che lo introdusse nella cerchia degli impressionisti. Nel breve periodo che trascorse con Pissarro a
Auvers-sur-Oise, dove si trasferì nel 1872, Cézanne passò rapidamente dai toni cupi alle tinte luminose,
e cominciò a concentrarsi su temi agresti; una delle sue prime opere impressioniste è La casa
dell'impiccato a Auvers (1873, Musée d'Orsay, Parigi).
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IL RITORNO A AIX-EN-PROVENCE
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Sebbene la sua figura artistica apparisse piuttosto isolata e difficilmente riconducibile a uno spirito
e a una poetica condivisi, Cézanne fu accolto tra gli impressionisti e partecipò alle loro esposizioni
del
1874 e del 1877. Se i suoi compagni di strada avevano un successo commerciale molto limitato, le opere
di Cézanne erano quelle che ricevevano le critiche più aspre. Infine, il pittore ruppe i rapporti
con l'ambiente parigino e con Zola, che nel romanzo L'Oeuvre aveva attribuito alla figura del
protagonista i fallimenti dell’amico pittore, e si ritirò a Aix-en-Provence, dove continuò a lavorare
in
solitudine.
Negli anni Ottanta e Novanta Cézanne modificò ulteriormente il suo stile: pur continuando a dipingere
studi di natura nelle brillanti tonalità impressioniste, semplificò gradualmente la tecnica pittorica,
fino a rendere i volumi con pennellate giustapposte di colore puro. Aveva in realtà ripreso una struttura
formale elaborata dagli impressionisti, accentuandone tuttavia la ricchezza luministica e
affinandone le potenzialità compositive. Riferendosi alla sua arte, il pittore sosteneva di “modulare"
con il colore piuttosto di "modellare" con il chiaroscuro, il che significava sostituire una
convenzione
figurativa sentita come artificiale ("modellare") con un sistema più espressivo ("modulare"),
considerato "parallelo" ai processi naturali. Esempi di questo linguaggio originale sono le
serie dei Giocatori
di carte (1890-1892), delle Nature morte con frutta e oggetti (1888-1906), della Montagna
Sainte-Victoire (1904-1906).
Personalità introversa e tormentata, Cézanne lasciò molte opere incompiute e ne distrusse molte altre;
ci rimane tuttavia una ricca produzione che comprende dipinti a olio, acquerelli e disegni. Anche
nella resa della figura umana, punto su cui era solito rimproverarsi gravi mancanze, il suo contributo
alla storia dell’arte del Novecento fu notevolissimo: le opere degli ultimi anni, quali Le grandi
bagnanti (1899-1906 ca., Museum of Art, Philadelphia), anticiparono gli studi delle avanguardie
storiche sulla scomposizione dei volumi e la costruzione dei corpi. Per molti anni l'opera di Cézanne
rimase sconosciuta ai più, se si escludono gli impressionisti e alcuni postimpressionisti come Vincent
van Gogh e Paul Gauguin. Finché nel 1895 Ambroise Vollard, influente mercante d'arte parigino,
organizzò una mostra dei suoi dipinti, destinata nel giro di pochi anni a renderlo leggendario.
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- 1839-1906
- Aix-en-Provence
Karevo, Pskov-Ru
» Vedere anche:Votkinsk, Vjatka -Ru
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